30.06/06.08 – Mostra di Daniele de Lorenzo

Daniele de Lorenzo

FACE

“Concepisco l’arte come un lavoro sui processi, sulla trasformazione, sul movimento che crea e de-crea qualcosa. Che lo faccia attraverso il video o un’immagine statica, ciò che mi interessa è rappresentare il come è accaduto, il cosa lo ha permesso. Credo che la vita sia una complessa rete auto organizzante, un’incessante attività in cui ho sempre identificato nel numero la causa prima che, dall’interno, determina i processi che si manifestano esternamente.”
Il progetto Face è stato ideato nel 2020 durante il lockdown come pittura su tela, poi è divenuto anche un processo digitale algoritmico. Seguendo la mia pagina Instagram potrete vedere i video che pubblico ogni giorno fino a conclusione del progetto.
Attraverso Face studio i processi di movimento e interazione all’interno di uno spazio chiuso. Face è la cornice dentro la quale la “materia”, in un movimento di continua trasformazione, crea innumerevoli forme ricombinando tra loro un limitato numero di semplici elementi.
L’indagine avviene all’interno di una scacchiera, spostando continuamente i 729 pixel che la compongono: 54 neri, 108 blu, 63 azzurri, 54 rossi, 81 gialli e 369 giallo chiaro.
Essi si dispongono sempre in configurazioni differenti, formando ogni volta la rappresentazione di un volto.
Per questa mostra ho scelto tre discipline: Letteratura, Musica e Pittura, rispettivamente rappresentate da Italo Calvino, Lucio Battisti, Franco Battiato, Brian Eno e Gerhard Richter.
Questi dipinti oltre a rappresentare dei volti a me cari, sono essenzialmente il ritratto delle infinite possibilità racchiuse all’interno della testa di ognuno di noi. Siamo certi che con ciò che già conosciamo non siamo in grado di produrre novità? È necessario introdurre una nuova idea piuttosto che associare in altro modo quelle che già possiediamo?
____________
“I understand art as working on processes, on transformation, on the movement that creates and de-creates something. Whether I do it through video or a static image, what interests me is to represent how it happened, what allowed it to happen. I believe that life is a complex self-organising web, an incessant activity in which I have always identified number as the primary cause that, from within, determines the processes that manifest themselves externally”
The Face project was conceived in 2020 during the lockdown as a painting on canvas, then it also became an algorithmic digital process. By following my Instagram page you can see the videos I post every day until the project is completed.
Through Face I study the processes of movement and interaction within a closed space. Face is the frame within which ‘matter’, in a movement of continuous transformation, creates innumerable forms by recombining a limited number of simple elements.
The investigation takes place within a chessboard, continually shifting the 729 pixels that compose it: 54 blacks, 108 blues, 63 light blues, 54 reds, 81 yellows and 369 light yellows. They are always arranged in different configurations, each time forming the representation of a face.
For this exhibition, I have chosen three disciplines: Literature, Music and Painting, respectively represented by Italo Calvino, Lucio Battisti, Franco Battiato, Brian Eno and Gerhard Richter.These paintings, in addition to representing faces that are dear to me, are essentially a portrait of the infinite possibilities enclosed within the head of each of us. Are we sure that with what we already know, we cannot produce something new? Is it necessary to introduce a new idea rather than associate in another way those we already possess?